Nel mio studio mi occupo di psiconcologia, svolgendo attività di sostegno in tutto il percorso di cura, dalla diagnosi, alle terapie, alla remissione e nelle recidive del paziente oncologico.
Da 6 anni svolgo questa attività anche presso l’U.O.C. di Ematologia, dell’Azienda Ospedaliera di Padova,
Un paziente in un colloquio mi disse “Dottoressa, i medici ci curano dandoci farmaci e chemioterapie, lei ci cura con le sue parole“.
Queste parole mi hanno colpita moltissimo, perché anche il paziente oncologico sa, come già tutta la letteratura in merito, come sia fondamentale occuparsi del paziente non solo dal punto fisico ma anche da punto di vista psicologico, perché questo favorisce la compliance alle terapie e migliora la qualità della vita.
Il mio lavoro con il paziente oncologico viene ben rappresentato da una citazione, a me molto cara, di E.K. Ross:
“Le persone più belle che ho incontrato sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta,
la sofferenza, la lotta, la perdita e hanno trovato il loro modo di risalire dalle profondità”.
Provo un grande rispetto per ogni paziente che decide di aprire il suo dolore a me, per cui gli dedico tutta l’attenzione che merita.
Nei colloqui lo scopo è fornire ascolto, supporto, accoglimento del vissuto emotivo, favorendo le risorse di adattamento.
Aiuterò il paziente ad elaborare i vissuti di perdita che la malattia accompagna, fornendo strategie per vivere al meglio questo momento della vita, e lo aiuterò a mobilitare le risorse per affrontare tutto quello che accompagna la diagnosi di neoplasia.
Guiderò il paziente nell’imparare a riconoscere le emozioni, a dar loro un nome, ad accettarle e ad esprimerle tutte, comprese quelle che vengono stigmatizzate come negative, come la tristezza, la rabbia, la colpa, ecc. perché fanno parte di un percorso di elaborazione che porta all’accettazione della malattia e all’adattamento.
Guiderò il paziente nello sviluppare un nuovo assetto mentale per fronteggiare profondi sentimenti di ansia, angoscia, paura, rabbia, demoralizzazione, depressione e perdita della propria salute fisica.
La malattia oncologica sappiamo che è una malattia che colpisce tutto il sistema familiare per cui mi occupo anche di sostegno psicologico al caregiver.
Con caregiver si intende la o le persone che si prendono cura del malato, aiutandolo nella gestione degli aspetti pratici della malattia e nello svolgimento delle attività quotidiane, ma anche sostenendolo sul piano emotivo. Quindi aiuto il caregivers ad adattarsi alle fasi di malattia del paziente, a promuovere sentimenti di comprensione ed empatia e a sviluppare competenze relazionali.